” Ti amo…da morire” : con queste parole Vera Squadrito ha fatto conoscere la storia di sua figlia Giordana, vittima di femmincidio, emozionando quanti, lunedì 14 ottobre, hanno partecipato all’ incontro di legalità promosso dal 1° Istituto comprensivo “Principe di Napoli”. L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto ” Volti di Donna” tessuto a più mani e finanziato dalla Regione siciliana, con lo scopo di promuovere la cultura della parità di genere attraverso testimonianze vive ed autentiche.
A fianco di questa grande donna, il Centro antiviolenza Nesea con la presidente, l’avvocata Stefania D’ Agostino, promotrice dell’incontro e la Polizia di Stato- Commissariato di Augusta- con il vice questore Antonio Migliorisi che hanno avviato una serie di azioni di prevenzione sul campo coinvolgendo studenti e genitori di una classe campione e con una più ampia ricaduta sulle studentesse e sugli studenti delle classi terze che hanno partecipato all’incontro in presenza e da remoto.
La testimonianza a scuola di Vera Squadrito e, con un video messaggio anche di Giovanna Zizzo, ha arricchito il progetto che si è impreziosito di due “Voci di donne” quelle di Vera e di Giovanna che hanno raccontato le storie di Giordana e di Laura, le loro figlie barbaramente uccise da uomini che dicevano di amarle.
La forza, il coraggio e la determinazione delle due mamme hanno aiutato a riflettere tutti: dai più piccoli ai più grandi.
Ad ascoltare il toccante racconto e a conoscere i volti e le vite spezzate di Giordana e Laura attraverso i racconti delle loro mamme, c’erano anche una rappresentanza di studenti del Liceo Megara, una delegazione dell’ufficio 8° Settore- Servizi per il Welfare e la coesione sociale del comune di Augusta, docenti e genitori.
A rendere coinvolgente l’incontro “le voci e i volti” dei ragazzi e delle ragazze della Principe di Napoli che con emozione hanno dialogato con Vera ed hanno dedicato a tutti i presenti la poesia di Alda Merini ” Il regno delle donne” che racconta delle differenze di genere.
Un grande laboratorio di ascolto e di riflessione che qualche giorno prima era stato anticipato con un appuntamento alla Principe di Napoli in cui il Centro Antivolenza Nesea ed il vice questore di Augusta avevano affrontato con un gruppo di studenti ed alcuni genitori il tema della violenza di genere e della sua prevenzione.
“Nessuno è servo dell’altro”, ha più volte ribadito il vice questore Migliorisi venerdì 11 ottobre, durante il primo di questi incontri con alcuni studenti proprio nella “Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze”, caratterizzata anche da laboratori creativi nelle classi.
Un sodalizio tra istituzioni scolastiche, associazioni, forze dell’ordine e genitori che insieme sono chiamati ad ascoltare i segnali che, come ha sottolineato il dirigente scolastico Agata Sortino, talvolta rimangono inascoltati.
Il percorso avviato alla Principe culminerà con la visita al Commissariato della Polizia di Stato di Augusta della “stanza rosa”, uno spazio dedicato all’ascolto alle donne vittime di violenza. In questo contesto un gruppo di studenti sarà protagonista di un cortometraggio, nato dalla collaborazione del Centro Nesea con il Commissariato di Augusta, per permettere ai ragazzi di mettersi ” nei panni” di chi agisce e di chi subisce.
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